Contraccezione d’emergenza

Nel dicembre del 2013, l’European Consortium for Emergency Contraception (Consorzio Europeo per la contraccezione d’emergenza), con il supporto della European Society of Contraception and Reproductive Health – ESC (Società Europea della Contraccezione e Salute Riproduttiva), ha pubblicato le linee guida per la contraccezione d’emergenza (qui potete trovare il pdf in italiano).

Con “contraccezione d’emergenza” si fa riferimento ai metodi contraccettivi che le donne possono usare per prevenire una gravidanza dopo un rapporto sessuale non protetto (o in caso di contraccezione non efficace).

In Europa, vi sono tre metodi autorizzati:

  1. Pillole d’emergenza con levonorgestrel (LNG) da 1,5 mg, o “pillola del giorno dopo”.
  2. Pillole d’emergenza con ulipristal acetato (UPA) da 30 mg, o “pillola dei cinque giorni dopo”.
  3. Molte spirali intrauterine al rame (IUD-Cu).

La contraccezione d’emergenza può ridurre il rischio di gravidanza in una percentuale tra il 75% e il 99%: anche per questa probabilità di fallimento, la contraccezione d’emergenza non va assunta come un contraccettivo abituale.

Su Vita di Donna potete trovare informazioni dettagliate sulla contraccezione d’emergenza.

Attenzione! Poiché la contraccezione d’emergenza non interrompe una gravidanza in corso, non è possibile esercitare l’obiezione di coscienza! Qui un testo di riferimento nel caso in cui il medico non volesse fornirvi la contraccezione d’emergenza.

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